Pietro Panza
ANTROPOCENE
ANTROPOCENE
Il velo di Maya
È un progetto artistico in cui attraverso un personale flusso di coscienza, riemergo in un dialogo con la natura. Una natura che tiene insieme la pulsazione originaria del biologico e l’individualizzazione e soggettivazione del pensiero egoico in uno sciame cosmico.
Questo nascondimento della realtà, questo “Velo di Maya” posto sul mondo che dobbiamo riconcettualizzare, definisce il limite stesso del pianeta.
Non possiamo limitarci a vederci dall’esterno, ma viverci dall’interno come corpo.
Così come quella strana azione delle piante dove tutto è poroso, dove tutto è in tutto. Nella mescolanza universale quelle opposizioni binarie dell’antropocene vengono riassorbite in un’unità superiore, sono le piante a fungere da vere mediatrici della vita del mondo.
La vitalità della vita, a ben vedere, non è altro che la vita stessa delle piante.
PIETRO PANZA
LE OPERE
ANTROPOCENE